Ogni avventura inizia col primo passo o con un tiro di dado.

Dado a sei facce, il d6.

Il dado a sei facce, altrimenti chiamato esaedro o cubo, è il primo che viene in mente quando si parla di dadi in generale, in tutta la cultura ludica. È ovviamente il più famoso e viene utilizzato in innumerevoli giochi. Ma io sono qui per raccontare di ciò che può fare su un gdr come Dungeons and Dragons.

Rappresenta il dado vita del mago e dello stregone nelle ultime edizioni.

È un dado che ricopre un ruolo importante nell’evoluzione di personaggi come il bardo, il monaco e il ladro. Si riferisce rispettivamente al dado di Ispirazione bardica e canto di riposo, al dado marziale, e, infine, al dado per il colpo critico. Man mano che il giocatore salirà di livello, anche il valore di queste capacità aumenterà progressivamente.

In combattimento, si utilizza per i danni degli attacchi fatti con armi come: arco corto e balestra a mano, giavellotto e lancia, bastone ferrato, mazza, maglio, spadone, spada corta, scimitarra e tridente.

Negli incantesimi, rappresenta principalmente l’elemento del fuoco, anche se in alcune spell il valore di quest’elemento aumenta. Tuttavia, in incantesimi come raggio rovente, mani brucianti o palla di fuoco (tra i più utilizzati) si va di D6. Altri sortilegi che usano questo valore sono: braccia e fame di Hadar, muro e spruzzo prismatico, disintegrazione e inaridire assieme a tanti altri.

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